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Petrolio La corazza di Renzi Come
una nube tossica che si espande nell’aria, i sospetti sul compagno del
ministro Guidi, si sono estesi rapidamente allo stesso ministro e poi
all’intero governo fino a lambire il ministro Boschi, tanto che il presidente
del consiglio si è offerto immediatamente di andare a spiegare ai magistrati
che l’emendamento tanto discusso, è stato voluto da lui. Cercate un
responsabile? Prendetevela con i santi e lasciate stare i fanti e questo già
denota un certo carattere, conosciamo uomini politici che si sono spesso
nascosti dietro i loro sottoposti. Dai verbali della procura di Potenza, le
cui fotocopie si sono viste nei telegiornali, emergerebbero delle pressioni
da parte dei petrolieri nei confronti del governo. Mai queste pressioni
fossero indebite, la procura prima di preoccuparsi di chi trafuga i suoi atti
riservati, indaga a tutto campo. Sono uomini terribili questi petrolieri,
pensate: preoccupati dei loro affari, trascurano l’incolumità naturale del
sottosuolo, si tratti di crosta terrestre o fondali marini. Ugo La Malfa, ai
suoi tempi, ebbe bei guai perché andò a chiedere loro un finanziamento per la
“voce repubblicana” ed ancora oggi il partito repubblicano difende quegli
interessi. Ma non perché ci hanno coperti di soldi, ma perché se vogliamo che
la benzina costi meno, bisogna pure che la quantità di petrolio aumenti e non
diminuisca. Chissà mai se la procura di Potenza si è accorta che con una
guerra civile lunga 4 anni nel principale paese fornitore dell’Italia, il
petrolio bisognerà pure provare a estrarlo da qualche altra parte, meglio se
all’interno dei nostri confini, tanto per maggiore sicurezza. Stupisce che il
governo se ne sia preoccupato? Meno male. E’ un merito ottenuto a vantaggio
delle possibilità di sviluppo del Paese, anche si, se la Total, o chi per
loro, avrà il suo bel guadagno. Il presidente del Consiglio sarà sicuramente
in grado di fornire delle buone ragioni ai magistrati. Speriamo che i
magistrati capiscano. Essi, rispetto a qualsiasi altro gruppo di cittadini
dispongono di armi vere e proprie. Non solo possono metterti sotto inchiesta,
ma anche, nonostante le legge, far sapere alla pubblica opinione che lo hanno
fatto in base ai soli capi d'accusa, senza possibilità che tu ti difenda. In
pratica una condanna senza processo. Grazie al cielo, il presidente del
Consiglio ha una sua corazza, quella fornitagli dal suo prestigio e dalla sua
popolarità. Non ha idea di quant’era spessa quella di cui disponeva Danton
quando si presentò al Tribunale rivoluzionario. Senza immunità quell corazza
gli andò lo stesso in pezzi. E si che la Repubblica del 1948, contemplando
anche le disgrazie di epoche lontane, si era preoccupata di assicurare questa
immunità nella sua Costituzione a tutto il parlamento. I magistrati
restassero al loro posto, quello di un ordinamento che non inficia l’azione
del governo e dei suoi ministri. Renzi ha davvero coraggio, non è nemmeno
deputato. Roma, 4
aprile 2016 |
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